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Discorso dell’Ambasciatore Vinicio Mati in occasione della Festa della Repubblica italiana

Cari connazionali, amici svedesi,

oggi, 2 giugno, si celebra il settantacinquesimo anniversario della nascita della Repubblica italiana. L’anno 2021, che tanti problemi e incertezze ha continuato a portare nelle vite di tutti noi, è stato anche un anno denso di importanti commemorazioni per il nostro Paese. Il 17 marzo scorso è stato ricordato il 160° anniversario dell’Unità d’Italia, un momento importante nella storia che ci appartiene, grazie all’eredità risorgimentale che ci ha fatto recuperare il valore dell’identità nazionale, un valore che affonda le sue radici nella nostra storia più antica e nella nostra cultura. La nascita della Repubblica nel 1946 ha segnato un passaggio cruciale per ritrovare questa unità, attraverso l’edificazione di una casa comune, garantita dalla nostra Costituzione, in cui tutti gli italiani potessero riconoscersi, basata sui valori di libertà, di pace e democrazia, di cui l’Inno e la nostra Bandiera rappresentano i valori simbolici cui siamo così legati. Purtroppo, per il secondo anno consecutivo, non potremo festeggiare insieme all’Ambasciata d’Italia la nostra festa nazionale, per le restrizioni e le misure di sicurezza imposte dal perdurare della pandemia di Covid-19. Siamo quindi costretti ad affidare al sito web e ai nostri canali social tale possibilità, ascoltando il discorso che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, pronuncerà per l’occasione e con l’ausilio di altri filmati sul nostro Paese, tra cui mi permetto di segnalare l’Inno di Mameli diretto dal Maestro Riccardo Muti con la pregevolissima Orchestra Giovanile Luigi Cherubini accompagnata dal Coro del Teatro Municipale di Piacenza e registrato per l’occasione proprio su iniziativa del Ministero degli Affari Esteri (reperibile sul canale YouTube della nostra Ambasciata a questo link: https://youtu.be/qLla7wVhuT8 ). Vorrei tuttavia sottolineare che tale giornata, anche se non trascorsa insieme all’Ambasciata, rappresenta un momento ugualmente speciale, in primo luogo un’occasione di riflessione e di ricordo per le tante persone scomparse, le sofferenze subite e le profonde ferite inferte al nostro Paese come ad altri Paesi a causa del coronavirus, ma anche di profonda gratitudine per il personale sanitario e per tutti coloro che sono stati in prima linea a fronteggiare, spesso in circostanze drammatiche, la pandemia. Penso inoltre ai disagi dei nostri connazionali che nei mesi di maggiore diffusione del virus hanno visto aggiungere alle preoccupazioni sanitarie le tante difficoltà nei contatti con l’Italia dovute alle restrizioni delle comunicazioni e dei collegamenti aerei che non hanno mancato di produrre ripercussioni anche qui in Svezia.

Ma questo è anche un giorno in cui bisogna guardare con fiducia al futuro. In fondo la nascita della Repubblica ha rappresentato un’occasione di rilancio del nostro Paese dopo una fase molto tormentata e controversa della nostra storia e può essere considerata quindi come una ricorrenza emblematica da cui ripartire. In tale sforzo non siamo stati soli, l’Unione Europea e i suoi Paesi membri hanno ritrovato lo spirito di solidarietà per un percorso comune per uscire dalla pandemia con successo, mobilitando consistenti risorse per porre le basi per una ripresa delle attività economiche e produttive.

Con la Presidenza del G20 l’Italia è promotrice di un’azione a livello internazionale per far fronte alle pandemie presenti e future attraverso una risposta multilaterale e su scala globale al Covid-19.

Il nostro paese è ormai pronto a riaprire le porte al turismo internazionale grazie anche al “green pass” europeo che presto sarà operativo.

Grazie al sensibile calo dei contagi non mancano quindi i motivi per condividere sentimenti di fiducia e di speranza già per l’immediato futuro, e in questo vogliamo accomunare i nostri amici svedesi.

Tra pochi giorni, il 6 giugno, si celebrerà anche la festa nazionale svedese, così ravvicinata alla nostra ricorrenza nazionale, in una prossimità temporale simbolica che segna i profondi legami di amicizia e di cooperazione che uniscono i nostri due paesi e su cui mi sono soffermato nel messaggio di saluto che ha inaugurato la mia missione a Stoccolma.

È quindi in uno spirito di grande vicinanza al Paese che ci ospita che vorrei augurare a tutti voi di trascorrere nel modo più sereno la Festa nazionale della Repubblica, invitandovi a condividere con noi i contenuti del sito web dell’Ambasciata e dei nostri canali YouTube, Facebook, Twitter e Instagram.