Gli investimenti italiani in Svezia riguardano soprattutto la commercializzazione di beni di consumo e servizi. Oltre alla società Danieli laminatoi che nel 1987 ha acquistato la Morgårdshammar AB nel settore metalmeccanico, gli investimenti effettuati negli anni ’80 riguardavano autoveicoli (Iveco), apparecchi e componenti meccaniche (Metal Work, Beisse, Brembo, Carlo Gavazzi), elettronica (Datalogic) e occhiali (Luxottica e Safilo).
Investimenti più recenti hanno invece visto aziende come Camozzi, Pedrazzoli, GMC, Danieli e Ansaldo STS nel settore meccanico; Ricchetti nel settore delle deramiche: Mapei e Mare per gli investimenti chimici; Barilla e Lavazza per i prodotti alimentari; Lucchini nel settore siderurgico; Faber per gli elettrodomestici; Natuzzi e Flos per gli arredamenti; Pininfarina per il settore automobilistico con una joint-venture con Volvo Cars e Fiat, tornata in Svezia nel 2010.
Sono poi presenti molti marchi prestigiosi del Made in Italy nel settore della moda e del design con i propri punti vendita e showrooms o attraverso la distribuzione svedese e il franchising: Max Mara, Giorgio Armani, Gucci, Diesel, La Murrina, Arper