Il 26-27 ottobre si è tenuto, presso il Campus Albano, il seminario sulla “Bioelettronica e Sostenibilità”, organizzato dall’Ambasciata d’Italia e dall’Università di Stoccolma. L’incontro bilaterale è stato coordinato dall’ Addetto Scientifico dell’Ambasciata d’Italia, Augusto Marcelli, e dall’assistente universitaria e WISE Fellow presso il Dipartimento di Chimica dei Materiali e dell’Ambiente dell’Università di Stoccolma, Erica Zeglio.
L’obiettivo del seminario è stato quello di offrire una prima piattaforma bilaterale per lo scambio di idee e di discussione delle prospettive e delle sfide della prossima generazione in ambito di bioelettronica sostenibile – un settore che integra la chimica, la biologia e l’elettronica e che mira a promuovere la conservazione delle risorse, riducendo al minimo la produzione di rifiuti nelle diverse applicazioni.
Sostenibilità oggi significa sempre più competitività. La Svezia è profondamente impegnata nello sviluppo sostenibile e molte industrie svedesi incorporano con successo materiali riciclati e approcci circolari nei loro modelli aziendali. Anche l’Italia è all’avanguardia nella sostenibilità, in particolare nel design: la funzionalità in chiave estetica è ricorrente in molti prodotti sostenibili Made in Italy.
L’evento ha riunito studenti delle università dell’area di Stoccolma e 25 relatori invitati dall’Italia e dalla Svezia. Le istituzioni italiane sono state rappresentate dall’Istituto Italiano di Tecnologia di Milano e Ferrara, le Università di Bari, Bologna, Ferrara e Reggio Emilia e Milano Bicocca. Da parte svedese erano presenti le Università di Chalmers, Linköping, Stoccolma, il KTH Royal Institute of Technology, il Karolinska Institute e le istituzioni RISE, SUCCeSS, AIMES, WISE Materials oltre al Consiglio di Ricerca Svedese.
La discussione ha toccato diversi argomenti, a partire dalle possibili iniziative volte a incoraggiare una maggiore collaborazione in questo settore tra i ricercatori dei rispettivi Paesi. L’attenzione si è focalizzata sul ruolo delle istituzioni coinvolte nel favorire la ricerca, lo scambio di giovani ricercatori e il coinvolgimento di PMI e startup, quest’ultime particolarmente attive in Svezia.
Nel corso della conversazione, si è affrontato anche il tema delle associazioni scientifiche, come le società scientifiche nazionali, e di come si pongono nell’influenzare l’agenda politica, nel definire nuovi standard e nell’individuare le prospettive di mercato della bioelettronica in diverse applicazioni.